sabato 19 maggio 2012

ELEZIONI SUBITO.....SERRACCHIANI FOR PRESIDENT!

L'attentato di Brindisi getta sgomento in tutti noi, non esistono parole né immagini che possono rappresentare il nostro stato d'animo e, in definitiva, non ha quasi importanza sapere chi, materialmente, ha pensato e realizzato un gesto così vile.

Chi ha compiuto questo attentato, non appartiene al consesso civile, pur appartenendo, purtroppo, al genere umano, dato che sappiamo bene di quali nefandezze l'homo cosiddetto sapiens è capace.

Chi, come me, ha vissuto a cavallo degli anni 70 e 90, pur non essendo un abbassionato di complottismo alla GIulietto Chiesa,  conosce bene i meccanismi che generano questi attentati, rivede, come in un film, le stesse scene, gli stessi autori e gli stessi interpreti.

L'attentato di Brindisi viene subito dopo quello al manager dell'Ansaldo, a quelli ad Equitalia, così come, negli anni 70, tanti piccoli attentati vennero comiuti in Italia, lungo un percorso ed un crescendo rossiniano, per giungere ai gesti più clamorosi.

Anche allora i piccoli attentati vennero sottovalutati, taciuti, non compresi, eppure, come in tante occasioni, sono proprio i segnali deboli che devono essere percepiti e far riflettere.

Mettiamo insieme gli elementi che abbiamo a disposizione, cerchiamo, come quando analizziamo i fatti economici, di individuare un filo comune, una ragione d'essere di episodi apparentemente scollegati.

1) Cade il governo Berlusconi e viene sostituito da un governo di psuedo - tecnici, in realtà professori/Baroni universitari ben pasciuti ed iperprotetti, giovani rampanti dei quali ignoriamo ogni merito pregresso, consulenti dei vecchi ministri (... quale novità vera hanno portato? ) che pontificano chiedendo agli altri di modificare le abitudini, di vestire il saio e vivere da precari, andando lontano da casa, mentre i loro famigli sono ben pasciuti ed iperprotetti da babbo e mamma!

2) Il governo Monti fa una cosa, la riforma delle pensioni, poi si arena nel nulla, nel vuoto cosmico di un parlamento imbelle e nel più assurdo teatrino del surreale, aspettando Godot è quasi un'opera realistica a confronto del nulla montiano.

3) I partiti si sfaldano, uno dopo l'altro, e cominciano a venire a galla cose che già, chi era al potere, non poteva non sapere, così emerge Lusi, si scopre la Bossi connection etc. etc.

4) il nulla avanza ed il grillismo fa proseliti, portando un comico che ha sempre fatto ridere poco ai vertici della politica italiana, ovverosia l'insipenza che raggiunge l'apoteosi, dal Bunga Bunga al Burlesque, dal Burlesque al cine panettone.....

5) si cominciano a rivedere gli attentati, si spara ad un Manager Ansaldo, si spara e si fanno attentati alle istituzioni, si colpisce Equitalia 

6) lo pseudo governo Monti latita, balbetta, nessun politico va a visitare il Manager, nessuno ha il coraggio di dire le cose come stanno a proposito di Equitalia, nessuno condanna gli attentati in maniera chiara ma, soprattutto, nessuno ha il coraggio di dire che Equitalia e l'Agenzia delle Entrate operano in maniera assurda, in parte per colpa di leggi insensate, in parte per interpretazioni folli di norme già scritte male!

7) Si militarizzano i centri commerciali, con blitz della guardia di finanza spettacolari, in una prova muscolare che ha il solo risultato di aumentare la percezione di vivere in uno stato che si sta trasformando, sempre di più, in uno stato di polizia.

8) si pensa di impiegare l'esercito in territorio italiano, non più solo per proteggere obiettivi sensibili dal terrorismo internazionale, ma per militarizzare l'Italia da Nord a Sud.

9) A Brindisi viene compiuto un attentato vergognoso, che scatena ancora di più il panico, l'ansia, l'incertezza.

A questo punto potrei continuare, ma la matassa che si sta dipanando sotto i nostri occhi è sempre più preoccupante, nessuno fa nulla, perché nessuno pensa, seriamente, di fare qualche cosa, come, ad esempio, ciò che tutti gli italiani chiedono e si aspettano:

a) riforma della costituzione con dimezzamento dei parlamentari;
b) fine del bicameralismo perfetto;
c) modifica della forma di governo, con la costruzione, finalmente, di un sistema politico efficiente garantito da un adeguato sistema di pesi e contrappesi;
d) riduzione del sistema di finanziamento a partiti e sindacati, giornali di partito, editoria sovvenzionata etc. (vedi caso Lavitola/Avanti);
e) costruzione di uno stato snello, meno burocratico, finalmente moderno e realmente al servizio dei cittadini;
f) riduzione dei costi palesi ed occulti della politica, con accorpamento di comuni, eliminazione delle provincie, presa d'atto che lo stesso sistema regionale non funziona ma che, in realtà, è stata una delle principali cause dell'aumento del deficit dello stato dagli anni settanta in poi;
g) Vendita del patrimonio mobiliare ed immobiliare dello stato con eliminazione di buona parte dei boiardi di stato (vedi vertici Finmeccanica);
h) una vera riforma fiscale, con eliminazione di tutte le detrazioni forfettarie e detrazione delle spese sostenute, per creare contrapposizione di interessi e far emergere il c.d. sommerso (se ne parla da decenni.....), riduzione delle aliquote, sostando la tassazione dal reddito annuale ad un sistema misto reddito/patrimonio, con abbattimento per nucleo familiare, come previsto, ad esempio dal modello ISEE;
i) Fusione di tutte le casse previdenziali nella super INPS, dove far confluire anche l'INAIL, con riduzione delle aliquote INAIL gravanti sul costo del lavoro, dato che questo istituto incassa molto più di quanto paga ed essendo un'assicurazione sociale per gli infortuni, non ha senso che generi surplus!
l) Vere liberalizzazioni ma dai vincoli statali, con meno Authority (fonte di privilegi più che di regolamentazione) e più dinamicità sociale;
.... e tanto altro ancora, annunci fatti dal governo Monti, prima ancora da Berlusconi/Prodi etc., ma che non hanno mai avuto risultati concreti.

Oggi abbiamo di fronte una situazione drammatica, rischiamo di ripercorrere sentieri bui già visti e che sappiamo a cosa portano, la Politica, con la P maiuscola deve tornare al timone, mandiamo a casa gli pseudo tecnici che hanno dimostrato di non essere in grado di incidere, ma solo di rimanere nel solco dell'esistente.

ELEZIONI SUBITO, COSTI QUEL CHE COSTI!

Tanto IL GOVERNO SI STA DIMOSTRANDO IMBELLE E SUCCUBE DI partiti che non sono in grado di cambiare e che stanno già cercando accordi con il grillismo, versione moderna del nullismo.

Cerchiamo volti giovani ma capaci, che non vanno alla Leopoda a pavoneggiarsi.... o, come ben dice Crozza, a vantarsi di essere un nuovo che avanza così alla cieca, da tamponare, con la macchina elettrica, chi gli sta davanti!

Io faccio la mia proposta istintiva, alla cieca, una volta avrei sostenuto Emma Bonino, oggi dico:

DEBORA SERRACCHIANI PRESIDENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Se il WEB deve avere un proprio candidato, che sia lei e non chi riesce a far parlare di sé solo per il nulla che rappresenta!


 





domenica 13 maggio 2012

Basilea 3: nuove regole nuova organizzazione

Basilea 3 rappresenta il nuovo accordo interbancario internazionale che è destinato a sostituire il precedente, Basilea 2, nella regolamentazione dei rapporti banca - impresa.
Questo accordo comporterà nuove regole nella concessione degli affidamenti bancari e, soprattutto, comporterà una potenziale ulteriore stretta creditizia, con riduzione degli affidamenti con costi maggiori, per tutte le aziende che non si saranno adeguate ai nuovi paramentri.

Basilea 3 darà ancora più importanza agli aspetti organizzativi aziendali, alla capacità, delle aziende, di fornire informazioni non solo e non tanto sull'andamento economico e finanziario storico, quanto sulla loro capacità di presentare piani prospettici credibili e valutabili nel tempo.

In definitiva, Basilea 3 richiede che le strutture amministrative aziendali implementino nuovi sistemi organizzativi, in grado di metterle in condizione di fornire, in maniera efficiente ed in tempi brevi, queste informazioni, in particolare situazioni infrannuali affidabili in maniera organizzata e continuativa.

Gli uffici amministrativi dovranno essere messi in condizione di predisporre piani industriali che possano essere integrati in un progetto unitario,per far questo è necessario non solo adeguare i sistemi informatici, inserendo, in azienda, software in grado di gestire aspetti critici specialistici, come la tesoreria ed il monitoraggio dei crediti verso i clienti, ma soprattutto rivedendo i processi organizzativi.

Basilea 3 entrerà in vigore nel 2013, avrà un periodo di rodaggio non breve, ma questo non significa che le aziende debbano aspettare a dotarsi di questi strumenti gestionali, perché non sono necessari in quanto richiesti dal sistema bancario, sono necessari a prescindere da questo aspetto, importante ma non il principale.

Le aziende che non rivedono i propri processi organizzativi, applicando all'amministrazione gli stessi concetti di lean thinking che, faticosamente, alcuni stanno applicando, con estremo successo, alla parte produttiva e logistica, non solo non saranno pronte per Basilea 3, ma non saranno attrezzate neppure per la corrente gestione giornaliera, dissipando tempo ed energie, in una parola RICCHEZZA e MARGINE.

L'incontro su Basilea 3 organizzato da Assindustria Lucca, in collaborazione con la CDi Manager, Limentani & Partners ed ANDAF ha lo scopo di affrontare questi aspetti, proponendo soluzioni operative di immediata applicazione.

Nel corso del Convegno, sarà mia cura presentare i punti più salienti di una Survey realizzata da ANDAF sui rapporti Banca - Impresa.

Un'occasione di incontro e di confronto che penso sarà molto interessante ed utile.